Vanity Fair Italia’s cover photo
Vanity Fair Italia

Vanity Fair Italia

Book and Periodical Publishing

Vanity Fair, in edicola e online.

About us

Vanity Fair, in edicola e online. Seguici anche su Facebook, Instagram, TikTok, Pinterest @vanityfairitalia e su Twitter @VanityFairIt

Website
https://www.vanityfair.it/
Industry
Book and Periodical Publishing
Company size
201-500 employees
Type
Privately Held

Employees at Vanity Fair Italia

Updates

  • Anno 2001 o forse 2002, una sera come tante nella periferia romana. Lauro De Marinis, undicenne estroverso ma non spensierato, torna a casa con i capelli color biondo platino e sa che per questo verrà punito. Non aveva il permesso di farlo, l’ha fatto lo stesso. Anno 2025, un pomeriggio come tanti nel centro di Milano. Lauro De Marinis, in arte Achille Lauro, sul set del nostro video guarda la foto di quel ragazzino fresco di tintura per assomigliare a un surfista e riflette a voce alta: «Avevo già capito tutto: essere chi volevo essere a qualunque costo. Ma allora era impensabile che mi avrebbe portato qui». Qui è una carriera da icona del nostro tempo. Qui sono milioni di streaming, cinque Festival di Sanremo, un Eurovision Song Contest, un’edizione di X Factor da giudice. Qui è il settimo album, Comuni mortali, fuori il 18 aprile, ovvero ballad brutalmente sincere e romantiche, racconti di vita e di tormenti, che hanno il potenziale per diventare grandi classici del cantautorato, a partire da Incoscienti giovani che ha conquistato l’Ariston un paio di mesi fa. E qui è il Circo Massimo, il 29 giugno e il primo luglio, date già sold out, prima dei Palazzetti 2026. Nell’intervista, l’artista ripercorre le istantanee più intime e più significative fino a oggi. Poi riflette: sul talento, «che è una menzogna, non esiste», sulla felicità: «che è un momento. Quanti umori attraversiamo e quante persone diverse possiamo essere in 24 ore? Io, almeno una trentina». Infine sull’amore: «Ho imparato che certe persone non entrano nella nostra vita per rimanere, ma per cambiarci». 🔗 L'intervista qui: https://lnkd.in/dftM4-M5

    • No alternative text description for this image
  • Un’intervista che è durata tre mesi. Tra telefonate notturne, il Festival di Sanremo, il Party degli Oscar e un set un po’ complicato a Parigi. È la storia della nuova copertina di Vanity Fair con protagonista Bianca Balti: la top model si è lasciata andare in una lunga conversazione in cui ha raccontato il suo segreto: «Ho scoperto che superare me stessa è ciò che mi rende felice. Non conta più se riesco o meno in una cosa. Se non riesco, amen: imparo a lasciarla andare e passo alla successiva. L'importante non è mai quello che non funziona. L'importante è continuare ad andare». È stato detto molto sul suo tumore, sulla sua scelta di non rimuovere subito le ovaie per prevenzione. «Mettersi in sicurezza e prevenire è un tema di cui voglio essere portavoce - dice Bianca. Ma non voglio sentirmi in colpa. Non puoi lasciare una donna sola nelle sue paure. E non puoi giudicarla pensando sia una decisione facile da prendere». L'intervista qui: https://lnkd.in/d_Tj2N7r

    • No alternative text description for this image
  • Giovanni Allevi ride, sorride, e se ne meraviglia. Torna serio per dire: «Sto bene». Dopo la diagnosi di mieloma multiplo che lo ha colpito nel 2022, il ricovero, la riabilitazione, l'apparizione a Sanremo 2024, e un tour con il piano lo scorso febbraio - date sold out - si prepara a quattro grandi show, Musica dell’Anima, nei posti più magici d’Italia: Roma, Taormina, Venezia e Firenze. «Riposare è qualcosa che non riesco a fare», ci racconta in questa intervista, in cui confessa che, avendo abbandonato il Fentanyl, solo «camminare, camminare, camminare» gli dà sollievo. Un referto che gli dica che non ha più niente non è arrivato, tuttavia si sente guarito. E sente che la sua figura artistica è andata al di là del fatto puramente musicale: «La mia missione, adesso, è quella di dare dignità al dolore». Perché questi quattro spettacoli, dove il piano si unisce all'orchestra e ci saranno anche super ospiti della cultura, a dialogare con il maestro di bellezza, eresia, sacro e follia, sono per lui «l'occasione per immergerci in una riflessione sulla vita e la sofferenza, ma anche sulla felicità, sull'ebbrezza, sulla speranza». Giovanni Allevi è il protagonista della cover digitale di questa settimana: https://lnkd.in/dzHFBhCZ

    • No alternative text description for this image
  • Luigi Nigro sulla salute psicofisica nei luoghi di lavoro: «C'è una cultura lavorativa che maschera pratiche disfunzionali dietro iniziative di benessere aziendale che, nella maggior parte dei casi, restano solo sulla carta» Lavorare meglio per vivere meglio. È questa la richiesta sempre più forte da parte dei lavoratori italiani, come emerge dall’VIII Rapporto Censis-Eudaimon 2025: l’83,4% considera il proprio benessere psicofisico una priorità, ma il 63,5% ritiene che la propria azienda potrebbe fare di più per migliorarlo. Nonostante il crescente dibattito sul welfare aziendale e sulle iniziative per favorire un equilibrio tra vita privata e professionale, il divario tra le esigenze dei lavoratori e le misure adottate dalle aziende rimane significativo. 🔗 L'articolo completo qui: https://lnkd.in/d49Fr3uT

    • No alternative text description for this image
  • Il tatuaggio sbuca dalla blusa color ottanio. È una scritta piccola: eudaimonia, felicità in greco. Se l’è fatto con la speranza che, dall’avambraccio destro, arrivasse dritto al cuore e da lì dappertutto. «Era un augurio, qualche anno fa ne avevo bisogno. Ora non più. Non sono mai stata così felice. E il tatuaggio, oggi, è lì a ricordarmi la scalata che ho affrontato». La scalata di Micaela Ramazzotti sembra un film: i titoli di coda del matrimonio con il regista Paolo Virzì, la storia d’amore con Claudio Pallitto, personal trainer, e la gogna mediatica subita. In questa intervista, per la prima volta, lei non tace niente. Ha appena finito di girare La guerra di Elena, sulla vita di Elena Di Porto, una donna ebrea coraggiosa che ha sfidato il regime fascista. E attende l’arrivo nelle sale, il 17 aprile, di 30 notti con il mio ex, in cui interpreta Terry, che è uscita da un lungo ricovero psichiatrico e viene ospitata per un mese dall’ex marito e dalla figlia adolescente. «Ho questa fortuna: incontrare personaggi perfettamente sintonizzati con i miei stati d’animo, con i momenti che attraverso, come se i registi riuscissero a intercettarli». Adesso, infatti, si sente forte. E ha voglia di raccontarsi con grande autenticità: dal perché Claudio è l’uomo giusto alla voglia di sposarlo, dal rapporto con i figli adolescenti all’educazione che la stessa Micaela ha ricevuto. 🔗L'intervista qui: https://lnkd.in/d7vX7Vpm Il numero sarà in edicola da domani

    • No alternative text description for this image
  • È stata «promossa» giudice al serale di Amici, 16 anni dopo essere entrata nella scuola di Maria De Filippi da allieva: «Vivo questo ruolo come un’opportunità incredibile». Ed è come se tutte le scelte di Elena D’Amario l’avessero portata qui: la scuola di danza fin da piccola che le ha insegnato il coraggio di essere fragile, il talent, la prestigiosa compagnia di David Parsons e la benedizione del New York Times che l’ha definita «una ballerina che ti cattura con lo sguardo». Poi, la scelta di rinunciare all’America: «Sentivo il bisogno di stare vicino alle persone che amo e, in modo particolare, a mia nonna: se avessi vissuto lontano da lei e non me la fossi goduta come ho fatto, probabilmente oggi sarei ricoperta dal rimorso». E Il futuro? «Proteggo il sogno di una famiglia e di diventare madre. Spero che un giorno diventi realtà». Elena D’Amario è la protagonista della cover digitale di Vanity Fair di oggi: https://lnkd.in/dfba7xCm

    • No alternative text description for this image
  • Rose Villain è la protagonista della cover di Vanity Fair di questa settimana: https://lnkd.in/dSMfpFac Pochi giorni dopo la morte di sua madre, Rose Villain ha comprato un libro intitolato Come non morire. Era una raccolta di studi delle più prestigiose università del mondo sulle scoperte scientifiche legate alla longevità. «Mi ero spaventata. La mamma se n’è andata in fretta, il tumore ai polmoni se l’è portata via. Così ho iniziato a informarmi, a studiare. Ho letto di diete vegetali, di prevenzione, e sono diventata vegana. La mia vita è cambiata, la mia salute è migliorata. È stato il grande regalo che mi ha fatto la mamma». Non solo: la mamma «mi diceva: uno su un milione ce la fa, ma tu devi cantare». Rose Villain l’ha ascoltata, realizzando il loro sogno comune. E oggi la sua vita è meno demoni e più margheritine.

    • No alternative text description for this image

Similar pages

Browse jobs