Il sindaco di Valdobbiadene che cammina con i suoi concittadini per dimagrire: «Ho perso 25 kg in 8 mesi. L'obiettivo? Perdere altri 15 kg e scendere sotto la soglia dei cento»

Dopo 8 mesi di regime alimentare e camminate, Luciano Fregonese, il sindaco di Valdobbiadene diventato celebre per aver chiesto aiuto ai suoi concittadini, racconta come sta andando il suo impegno per perdere peso
Il sindaco di Valdobbiadene che cammina con i suoi concittadini per dimagrire «Ho perso 25 kg in 8 mesi. L'obiettivo...

«Ho perso 25 kg in 8 mesi. A spaventarmi non è stato il peso, ma le apnee notturne». Luciano Fregonese, il sindaco di Valdobbiadene che ha chiesto ai suoi concittadini di aiutarlo a dimagrire, esibisce un'abbronzatura fuori stagione. Sono le camminate che con precisione chirurgica ha messo in agenda quando ha deciso di sfidare se stesso e una forma fisica diventata decisamente ingombrante. «Sono partito il 20 giugno ma ho controllato il peso per la prima volta il 3 agosto. Per i primi sei mesi non ho visto l'ombra di un carboidrato, onestamente pensavo ci volesse meno per perdere i primi kg». Era 140 kg, ora è sceso a 115. «Ma sono certo che se riuscissi a scendere sotto i 100 kg ritroverei ancor più naturalezza e fluidità nei movimenti, oltre che energia».

Il sindaco di Valdobbiadene

Il dimagrimento è stato comunque notevole ed è evidente. Complimenti.
«Sono soddisfatto di quello che sono riuscito a fare. Ma senza Daniela, un'amica che ha deciso di darmi consigli e aiutarmi sarebbe stata ancora più dura. Approfitto per ringraziarla pubblicamente».

Il risultato non può essere merito esclusivo delle camminate.
«Ho cambiato regime alimentare. Ma solo dopo aver fatto tutti i controlli. Dalle analisi del sangue e dalle visite mediche è stato riscontrato che avevo problemi di insulina e glicemia alta e quindi non sono a dieta, ma in questi mesi ho limitato i carboidrati - pasta, pane e pizza - perché prima mangiavo pasta ogni giorno e soprattutto la sera tardi, considerato che purtroppo, per abitudine, mangio di fatto una sola volta al giorno».

In genere, i piani di alimentazioni prevedono almeno tre pasti quotidiani...
«Ho cercato in questi mesi di fare almeno 3 pasti al giorno ma faccio fatica. Non è semplice abituarsi a corretti stili di alimentazione. Certo, ho abolito l'origine del male e cioè i due etti di pasta la sera alle 23».

Luciano Fregonese l'estate scorsa durante le prime camminate

Quindi addio pasta e pizza?
«Solo per i primissimi mesi. Oggi non escludo i carboidrati, ma li consumo nei momenti giusti della giornata e sempre collegati all'attività fisica. Per sei mesi non ho mangiato pasta, pane e pizza perché avevo una situazione quasi preoccupante che in sei mesi è migliorata: l'indice glicemico è stato ridotto a un terzo. Ora sono in un range di sicurezza».

Le hanno prescritto farmaci?
«Per scelta non ho voluto assumerne, anche se sapevo che il percorso sarebbe stato più lungo. Ora mangio carne rossa, pesce e verdure. Vario molto, alterno le verdure verdi a insalate e carote ma limito la frutta per la questione degli zuccheri. Mangio comunque in quantità, non parlerei più di dieta, ma di un corretto regime alimentare».

Ha detto che a spaventarla non era stato solo il peso…
«Il problema era la notte: abbiamo misurato 80 apnee notturne all'ora. In pratica rischiavo l'ischemia e l'infarto».

Cibo a parte, una camminata alla settimana da sola non garantisce un risultato di questo tipo.
«Cerco di fare un po' di esercizi; ho allestito una specie di palestrina all'aperto nel giardino di mia madre, anche perché devo fare esercizi per le braccia e la parte superiore del corpo. Non basta allenare le gambe».

Fregonese con Luca Zaia in un'occasione pubblica recente

La cercano come testimonial?
«È capitato. Io ringrazio tutti, ma non voglio certo sostituirmi a chi fa del benessere un lavoro. Spero solo che la mia storia possa essere di stimolo e invogliare a fare attività fisica, perché è davvero essenziale a tutte le età».

Il format della camminata piace anche in altri comuni…
«Siamo stati invitati dal comune di Segusino con cui abbiamo fatto la camminata delle acque fino al magico borgo di Stramare, e siamo stati ospiti del comune di Cavallino-Treporti, nella laguna di Venezia. Il prossimo impegno sarà a fine marzo nel comune di Maiori. Partiremo in circa cinquanta per percorrere il sentiero dei limoni fino al lungomare di Maiori. L'idea è quella di esportare la camminata del sindaco in costiera amalfitana».