Malattia renale cronica, una delle patologie più sottovalutate dalle donne. I sintomi e come prevenirla

In trent'anni le persone in dialisi sono aumentate del 43%. A questo ritmo la patologia diventerà la quinta causa di morte nel mondo entro il 2040
visita renale
stefanamer

Ti sei mai domandato se i tuoi reni funzionino bene? Questa semplice ma cruciale domanda rappresenta il fulcro della Giornata mondiale del rene, che si celebra il 13 marzo a livello internazionale. Promossa dalla Fondazione italiana del rene e dalla Società italiana di nefrologia, insieme all’International society of nephrology, l’iniziativa mira a diffondere consapevolezza sull’importanza della salute renale.

La minaccia silenziosa della malattia renale cronica

La malattia renale cronica è una condizione insidiosa e debilitante, spesso asintomatica fino agli stadi avanzati. Questo ritardo nella diagnosi riduce drasticamente le opzioni terapeutiche e aumenta il rischio di dover ricorrere alla dialisi o al trapianto. In Italia e nel mondo, circa il 10% della popolazione adulta soffre di questa patologia senza esserne consapevole.

«Si può perdere tra il 60% e l’80% della funzione renale prima di avvertire i primi sintomi» avverte Massimo Morosetti, presidente della Fondazione italiana del rene e direttore del Reparto di nefrologia e dialisi dell’Ospedale Grassi di Roma. Questo evidenzia la necessità di strategie di prevenzione, diagnosi precoce e sensibilizzazione della popolazione.

Un problema in crescita: negli ultimi trent'anni +43% di pazienti in dialisi

Negli ultimi tre decenni, il numero di pazienti che necessitano della dialisi è aumentato del 43%, mentre la mortalità correlata alla malattia è cresciuta del 41%. Se questa tendenza continuerà, entro il 2040 la malattia renale cronica diventerà la quinta causa di morte nel mondo. Nonostante la sua diffusione, questa patologia è stata spesso trascurata rispetto ad altre malattie croniche non trasmissibili come il diabete, il cancro e le patologie cardiovascolari. L’Organizzazione mondiale della sanità continua a porre l’attenzione su queste ultime, lasciando però le malattie renali in secondo piano. Tempo fa ci eravamo infatti chiesti perché se ne parlasse così poco.

«La scarsa consapevolezza e la limitata allocazione di risorse hanno avuto un impatto drammatico», sottolinea Luca De Nicola, presidente della Società italiana di nefrologia e professore ordinario all’Università Vanvitelli di Napoli «Ogni anno, milioni di persone nel mondo muoiono perché non hanno accesso a terapie salvavita. I costi economici sono altissimi: solo in Italia, la dialisi costa fino a 45mila euro per paziente all’anno, per un totale di 2,5 miliardi di euro».

Benessere dei reni, perché ne parliamo così poco?

Sono organi fondamentali per la salute, eppure così poco conosciuti e presi in considerazione quando si tratta di puntare a uno stile di vita sano e rispettoso delle funzioni vitali del nostro corpo. Nella Giornata Mondiale del Rene facciamo il punto

Arrow
article image

Fattori di rischio e nuove strategie terapeutiche

L’aumento della prevalenza delle malattie renali è legato a molteplici fattori, tra cui l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dell’obesità e le conseguenze del cambiamento climatico. Tuttavia, la ricerca sta offrendo nuove prospettive terapeutiche. Gli inibitori SGLT2, gli antialdosteronici non steroidei e gli agonisti del recettore GLP-1 stanno dimostrando un’efficacia promettente nel rallentare la progressione di questa patologia. Tuttavia, come evidenzia De Nicola, «è cruciale intervenire precocemente, rafforzando la collaborazione tra nefrologi e medici di medicina generale».

In occasione della Giornata mondiale del rene, la Fondazione e la Società italiana di nefrologia hanno organizzato diverse attività per sensibilizzare la popolazione:

  • Diretta Facebook «Il nefrologo risponde» sul profilo della Società italiana di nefrologia.
  • Screening gratuiti nei centri nefrologici e dialitici con visite, misurazione della pressione arteriosa ed esami delle urine.
  • Punti di screening e consulti gratuiti in ospedali, centri commerciali, piazze e palestre.
  • Incontri nelle scuole per promuovere la prevenzione tra i giovani.
  • Attività di sensibilizzazione nelle farmacie e presso i medici di medicina generale con distribuzione di materiali informativi.
  • Illuminazione di monumenti simbolici per richiamare l’attenzione sull’importanza della salute renale.

Le 8 regole d’oro per la salute dei reni

Per ridurre il rischio di sviluppare malattie renali, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e seguire alcune semplici regole:

  1. Mantieniti attivo e in forma.
  2. Segui una dieta equilibrata.
  3. Controlla regolarmente i livelli di zucchero nel sangue.
  4. Monitora la pressione arteriosa.
  5. Assumi un’adeguata quantità di liquidi.
  6. Evita il fumo.
  7. Non assumere farmaci antinfiammatori/antidolorifici da banco senza controllo medico.
  8. Se sei a rischio (diabete, ipertensione, obesità, malattie cardiache), sottoponiti a controlli regolari della funzionalità renale.