Di casi di stalking di cui sono vittime personaggi famosi - uomini e donne - negli ultimi tempi sono piene le cronache. Basti pensare a Sophie Codegoni che di recente ha denunciato per minacce l'ex compagno Alessandro Basciano; e, a ruoli invertiti, a Lulù Selassié, a processo per aver perseguitato il campione di nuoto paralimpico, suo ex fidanzato, Manuel Bortuzzo. Storie vip di sofferenza e ossessione - note a troppe e troppi comuni mortali - a cui adesso se ne aggiunge un'altra. Quella dell'attore trentaquattrenne Lorenzo Richelmy. Che in un monologo trasmesso da Le Iene nella puntata di domenica 8 dicembre ha rivelato per la prima volta di essere vittima di stalking da ben dieci anni. Quasi una terzo della sua vita.
Nel suo discorso Lorenzo ha ripercorso le tappe di un incubo fatto da decine di migliaia di messaggi prima d’amore e poi di odio, in un’altalena fra lusinghe e insulti spregevoli, emoticon e foto erotiche inviate senza consenso. Un bombardamento a cui l’attore non avrebbe mai risposto. Questo, tuttavia, non sarebbe servito da deterrente. L’ultimo messaggio risalirebbe ad appena una manciata di giorni fa. E lo avrebbe finalmente convinto a rivolgersi alle autorità, per sporgere denuncia.
Nel suo monologo Lorenzo racconta: «27.432 messaggi, in 10 anni mi hai mandato 27.432 messaggi. Ho fatto il calcolo: sono 7 messaggi e mezzo al giorno. Avrei voluto leggerli tutti, ma non ce l’ho fatta, non per la quantità, per il contenuto. Mi sono fatto aiutare da chat gpt, di questi 27.432 messaggi, 11.300 sono messaggi di odio, 7.006 sono messaggi d’amore, 6.325 sono messaggi neutri, 1.290 emoticon, 1000 foto a sfondo erotico, 410 foto a sfondo erotico con te come soggetto, 101 brani musicali. A chat gpt ho anche chiesto di fare una classifica delle parole più usate, al primo posto troviamo “amore” con 14.612 risultati, al secondo posto troviamo “cucciolo” con 9314 risultati, al terzo posto troviamo “t***a” con 6000 risultati. Menzione d’onore per il verbo “leccare” che compare, in tutte le sue desinenze, 3.726 volte. A questi 27.432 messaggi non ho mai risposto. Allora ho deciso di rispondere all’ultimo, su Telegram, l’unica chat che ti permette ancora di scrivermi: 29 novembre 2024, “Sei la mia t***a più lurida”. Tranquillo, non lo faccio il tuo nome. Ti ho già denunciato».
La storia sembra simile a quella raccontata pochi mesi fa dall'attore Richard Gadd nella serie Netflix Baby Reindeer. Storia vera, anche quella, che aveva per protagonista una donna di cui è venuto fuori il nome (Fiona Harvey, che ha fatto causa a Netflix). Lorenzo Richelmy della persona che lo ha perguitato per ben dieci anni il nome non lo ha rivelato. Però dopo dieci di anni d'inferno ha finalmente sporto denuncia. Il resto della storia - da incubo - si scriverà in tribunale.