Finora Beyoncé, sullo scandalo che ha travolto il marito Jay-Z - accusato di aver violentato una tredicenne, nel 2000, assieme a Puff Daddy - non ha detto una parola. Nessun commento da parte sua neanche domenica, quando il rapper con un comunicato ha negato con fermezza l’accusa di stupro, definendola «atroce»: «Il mio unico dolore è per la mia famiglia. Mia moglie ed io dovremo parlare con i nostri figli (Blue Ivy di 12 anni e i gemelli Rumi e Sir di 7, ndr) una dei quali ha un’età per cui gli amici, che vedranno sicuramente le notizie della stampa, le faranno domande sulla natura di queste accuse. Dovremo spiegare loro dove arrivano la crudeltà e l’avidità delle persone. Piango per l’ennesima perdita dell’innocenza».
Beyoncé dichiarazioni non ne ha rilasciate, ma ora ha fatto capire chiaro e tondo che è dalla parte del marito. I due infatti sono appena apparsi in coppia a Los Angeles, assieme alla figlia Blue Ivy, alla premiere del film Mufasa: The Lion King. Prequel Disney del Re Leone in cui la dodicenne primogenita presta la voce al personaggio di Kiara. Sul red carpet c'era anche la signora Tina Knowles, mamma di Beyoncé. Che dunque - dopo il misterioso «mi piace» dato a un post su Instagram della ABC 7 Chicago News in cui si annunciava che Jay-Z era stato citato in giudizio per stupro - ha voluto mostrare in pubblico tutto il suo sostegno al genero nella bufera.
Il clan Knowles-Carters, insomma, alla premiere di Mufasa ha mandato un messaggio forte e chiaro: la famiglia resta unita. Tuttavia, come fa notare Usa Today, i quattro sono arrivati senza clamori tra centinaia di ospiti e se ne sono andati piuttosto in fretta, senza parlare con i media. D'altronde sulla famiglia si è appena abbattuto un vero ciclone. Legato allo scandalo che ha per protagonista Sean John Combs, noto come Puff Daddy o P. Diddy, in carcere da marzo con l'accusa di «tratta di essere umani a scopo sessuale» (le vittime sarebbero oltre centoventi, tra cui venticinque minori; il processo è fissato per maggio 2025). Solo ora è venuto fuori che tra le celebrità coinvolte nel caso c'è appunto Jay-Z, marito della super star Beyoncé. Il produttore discografico è accusato di aver violentato insieme a Sean «Diddy» Combs, nel 2000, una ragazza di 13 anni. La vittima sostiene di essere stata aggredita dopo essere stata accompagnata a un afterparty degli MTV Video Music Awards.
Gli avvocati di Combs hanno definito le accuse della donna «manovre pubblicitarie spudorate, progettate per estorcere denaro da celebrità che temono di vedere diffuse menzogne su di loro». Jay-Z, da parte sua, ha negato con fermezza l’accusa di stupro, definendola «atroce» e spiegando: «Il mio unico dolore è per la mia famiglia». Famiglia che, a quanto pare, è tutta dalla sua parte.